Siamo stati i primi a credere che una fibra tecnica potesse diventare un bisogno non più solo sportivo ma del tutto quotidiano. Se la moda e lo stile Athflow avessero un leader portavoce del progresso e dell’innovazione con molte probabilità le calze in fibra di Dryarn di Eleven Seventyseven sarebbero in cima alla lista dei candidati.
Poco importa comunque, fondono “athleisure” e “flow” e sono un’alternativa allo stile sporty con un connotato chic. In pratica una linea di calze idonee all’esercizio fisico, perché tecniche, che si aggiudicano una rivisitazione glamour tipica da passerella e quindi a tutti gli effetti mondana e alla moda. È così che i ciclisti (biker short) hanno sfilato in città abbinati a blazer oversize, camicie oxford, maglie cropped e stivali camperos.
E come spesso accade non si tratta solo di tendenze. Una tendenza è trickle down, imposta cioè dalle grandi atelier del lusso, mentre un’esigenza è bubble up, intrinseca in un cambiamento socio-culturale e frutto di eventi tanto eccezionali quanto imprevedibili che rompono gli equilibri rivoluzionando in toto lo stile di vita, come quello che ci ha colpito duramente in quest’ultimo anno e mezzo.
Oggi non è più solo la grande macchina della moda ad influenzare gli stili, oggi i veri protagonisti sono i nuovi bisogni a cui la prima non può più permettersi di sottrarsi: siamo chiamati ad essere responsabili, a scegliere materie prime di qualità, a realizzare capi più resistenti, versatili e multifunzionali che sposino l’uno need differenti, a valutarne i benefici, a soddisfare il piacere quanto l’efficienza, la praticità e la comodità.
Nell’accezione “alla moda” non c’è mai stata una voce tecnica così prepotente come la si sente ora. Abbiamo saputo aspettare convinti che il momento sarebbe arrivato, ci siamo dentro.
Con questa rubrica passeremo in rassegna uno a uno i fattori che rendono la calza 1177 un prodotto completo nel design e finiture come nelle sue proprietà tecniche-strutturali.
Il bugiardino di oggi si ferma su un particolare non indifferente: perché sono antiscivolo.
È successo a tutti una volta nella vita di provare quella fastidiosa situazione provocata dalla caduta o rotolamento della calza quando indossata. Quello spiacevole inconveniente che si risolve chinandosi tra una sbuffata e qualcosa di più. Non proprio, o meglio non è sempre così facile, i pantaloni rendono l’operazione più complicata del previsto. Insomma, che si indossi un pantalone elegante, un jeans o una gonna, invertendo gli addendi cioè, il risultato non cambia.
Su e giù per la prima e la seconda volta, magari mentre il telefono squilla, sei in ritardo per un appuntamento, devi attraversare la città, hai lo zaino in spalla, l’ombrello in una mano, una cartellina nell’altra e il cielo non sembra considerare la tua richiesta, pietà. Opti per rimandare ma un passo falso fa scattare la discesa del gambaletto a destra, solo apparentemente salvo dalla catastrofe in atto. Sconsolato si fa sera e nuove strane forme o pieghe hanno ormai cambiato il volto di quelli che alla mattina sembravano dei semplici pantaloni.
È così che abbiamo ingegnerizzato una struttura della calza che agevolasse il movimento, stabilizzandolo, e ne impedisse la caduta una volta indossata: una perfetta calza antiscivolo.
Che siano pensati per vestire il piede femminile o quello maschile, gli elementi strutturali della calze Eleven Seventyseven che si attivano in risposta al problema rendendola antiscivolo sono il polsino o bordo elastico dei modelli gambaletto o calza corta, il fitting (qualità d’aderenza) e il bordo antiscivolo non cucito dei modelli fantasmino o pariscarpa da sneaker.
We #walkforward
Il vostro sfaff Eleven Seventyseven